Il nostro cammino tra i quattro temi portanti di BGBS2023 prosegue.
Dopo essere stati avvolti dai panni colorati e danzanti del “Mantello di Arlecchino” del TTB, ci tuffiamo nelle magiche atmosfere delle sale, recentemente rimodernate, dell’Accademia Carrara, alla ricerca dei suoi tesori nascosti, narrati dalla voce della sua Direttrice Maria Cristina Rodeschini.
L’Accademia Carrara è nata per un atto d’amore del collezionista Giacomo Carrara che per tutta la sua vita ha inseguito due sogni: l’istituzione di una scuola di pittura e la costruzione di una galleria che accogliesse la sua raccolta d’arte.
Lo storico dell’arte, che fu anche committente, mecenate, viaggiatore e protettore delle arti, era riuscito ad accumulare un patrimonio artistico così ricco da non riuscire più a contenerlo all’interno delle sue dimore sparse in città. Da qui, la scelta di dedicare alla sua passione un intero edificio, in grado di accogliere anche una scuola d’arte destinata ai giovani del territorio.
Con un patrimonio di quasi duemila dipinti e una delle rassegne più complete della scuola veneta e lombarda, l’Accademia Carrara è un luogo affascinante, frutto del contributo di privati e collezionisti che, ancora oggi, continuano ad alimentarne le collezioni con donazioni costanti.
Un luogo conosciuto e apprezzato a livello nazionale e internazionale, che dopo la pandemia e in vista di BGBS2023 ha voluto ripensarsi e reinventarsi, così come ci racconta la sua Direttrice Maria Cristina Rodeschini, nella video intervista.
Il museo nella sua nuova veste si apre alla città, al territorio, per andare oltre e raggiungere un’audience sempre più vasta, cercando linguaggi e strumenti sempre più intrisi di contemporaneità e di innovazione. Proprio in questo spirito, Maria Cristina Rodeschini trova un sentire comune con TEDxBergamo.
“Coinvolgere il pubblico attraverso formule nuove e avvincenti per non perdere la sfida di comunicare in maniera efficace e appassionante”.
La nuova Carrara
Negli interni, i tre piani del palazzo sono stati riconfigurati così da restituire al pubblico un museo agile e moderno: al piano terra rimane lo spazio di accoglienza, cui si aggiungeranno un ambiente adibito ai restauri e un auditorium; al primo piano, una grande area dedicata alle mostre temporanee, oltre al focus sulle opere della collezione provenienti soprattutto dai depositi; al secondo piano, le sedici sale dell’esposizione permanente.
L’installazione site-specific “Conversazioni Sacre”, realizzata lungo una delle due scale del museo da Fallen Fruit, il duo californiano composto da David Allen Burns e Austin Young, mette in connessione i tre piani. Una carta da parati che incorpora elementi delle opere della collezione insieme a fiori e piante locali o dettagli tratti dalle collezioni cittadine, in un gradiente dal nero all’azzurro, avvolge i visitatori lungo la salita.
I progetti per Bergamo Brescia 2023
La meravigliosa mostra dedicata a “Cecco del Caravaggio”. L’allievo modello” ha ufficialmente aperto le iniziative per BGBS2023. Con oltre 71.500 visitatori in 4 mesi, si è dimostrato un appuntamento espositivo di grande attrazione.
“Grande è stato il successo della mostra dedicata a Cecco del Caravaggio. Premiata l’intenzione di offrire un artista di pregio e d’interesse che meritava di essere conosciuto non solo dagli specialisti”.
“Vette di Luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie” inaugurata lo scorso 23 giugno, è il secondo progetto ideato per il 2023. Si tratta di un omaggio alla montagna e al paesaggio bergamasco: dipinti ottocenteschi dialogano con le fotografie appositamente scattate dal fotografo giapponese Ishikawa che rilegge il nostro territorio, dando vita a un viaggio sentimentale e antropologico, con uno sguardo diverso e contemporaneo.
La chiusura dell’anno sarà dedicata ad un connubio che rende unica la nostra città: pittura, letteratura e musica. “Tutta in voi la luce mia. Un dialogo tra pittura, letteratura e musica”, visitabile dal 28 settembre, sarà un allestimento d’eccezione che attraverserà, attraverso i capolavori di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Pompeo Molmenti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, Alexandre Cabanel, un periodo storico seducente che, dalla fine del Settecento passando per il Romanticismo, è stato caratterizzato dalla pittura di storia, il romanzo storico e il melodramma.
di Francesca Steffanoni
Team Comunicazione